Ecco una intervista ad un uomo che ha subito una condanna per stalking, contiene utili consigli e segnali per comprendere cosa succede dentro ed intorno allo stalker.
http://27esimaora.corriere.it/articolo/mi-chiamo-claudio-e-sono-uno-stalker/
Consiglio di leggere anche i commenti all’articolo, per vedere come pian piano si stia formando una coscienza ed in parte manchi ancora la sensibilità e l’attenzione all’argomento.
C’è sicuramente ancora molta superficialità nel trattare l’argomento, soprattutto da parte maschile e, in alcuni casi, anche una difesa di un comportamento che non trova giustificazione. La sensibilità femminile coglie, nelle parole di Claudio, l’assenza di un vero pentimento e le giustificazioni nel modo di porsi e di vestire provocante delle donne.
Alcuni dei commenti:
Una vergogna – 29.08 | 09:15 yoyodong99
che a certi “elementi” sia data la possibilità di spiegarsi e di rilasciare interviste quando non si legge in una sola riga ( in un italiano di 3 elementare) un rimorso o un’ ammissione di colpa; io leggo solo una serie di giustificazioni (la donna dallo sguardo forte, lei che non si spiega, ecc ecc) al suo comportamento criminale. Ci vogliono pene più severe, sia per gli uomini che per le donne ovvio, anche se credo che ci siano più stalker uomini che donne.
Perché ostinarsi a non chiamare le cose con il loro nome? – 29.08 | 10:05 memorespecuniae
Quello che viene detto “stalking” rientra tra i disturbi ossessivi e compulsivi oppure tra le sindromi di dipendenza. Il problema non è quindi “sociale”, ma medico. Non deve intervenire la polizia, ma piuttosto i centri di igiene mentale che devono prendersi cura del soggetto disturbato. Il carcere, la condanna non ha mai guarito nessuno. Il fatto che la violenza e l’aggressività sia sopratutto maschile è dovuto semplicemente al fatto che geneticamente i maschi, per meri fattori ormonali, ingabbiano un livello di aggressività superiore alle femmine. Quindi non è affatto vero che le donne sono ugualmente violente come gli uomini.
@Valeria61 – 29.08 | 10:45 Perla_nera
Sono d’accordo con lei. Pene piu’ severe servono a poco, sopratutto se pensiamo a tutti i casi di femminicidio/suicidio.
Il problema, pero’, e’ che, sopratutto gli uomini, vedono ancora psicologi e psichiatri come “medici dei pazzi” e per orgoglio non ci vanno.
Servirebbe spedire dallo psicologo tutti i/le denunciati/e per stalking. Magari si potrebbero fermare prima che la situazione degeneri.