Vorrei saperti donare
quel minuto di tempo
capace di farti recuperare ore di pace,
di forza e di piacere.
Vorrei saperti donare
quella parola
capace di riportare
il sorriso sul tuo viso.
Vorrei saperti donare
un pensiero
per ogni attimo
in cui ne hai bisogno.
Vorrei saperti donare
il gesto giusto
per darti la spinta
che ti aspetti da me.
Mi hai dato
la forza
di accettare
i lunghi istanti
della tua assenza.
Mi hai dato
il coraggio
di comprendere
l’attesa
del tuo ritorno.
Mi hai dato
tutto
sapendo
che, in quel poco,
c’è la chiave
della felicità.
Amica mia,
ti devo ascoltare sempre,
farlo spesso non basta,
perchè tutto ciò che mi dici ha un senso,
anche quando io non lo colgo immediatamente!
Amica mia,
ti devo osservare sempre,
farlo abbastanza non basta,
perchè tutto ciò che fai ha uno scopo,
anche se io non me ne accorgo subito!
Amica mia,
ti devo seguire sempre,
farlo ogni tanto non basta,
perchè la strada che tu percorri ha una meta,
anche se io non vedo così lontano!
Ci sei stata ieri,
e quindi sei già nel passato.
Sei qui oggi,
e quindi sei il presente.
Se ci sarai anche domani,
sei indubbiamente, anche nel futuro.
E ció che conta di più
è che il mio tutto sei tu.
Tutto è cominciato
seduti a tavola,
senza accorgermene
tu sei diventata
l’anomalia più importante
della mia vita.
Chiuso nel mio guscio
non ho opposto resistenza
ed ho accettato
di diventare altrettanto
per te:
un’anomalia.
Il sistema
tende naturalmente
ad evitare le anomalie
ritenendole, di solito,
fonte di problemi.
Tu, per me,
sei impegnativa
ma sei fonte di gioia,
di speranza
e di voglia di vivere.
E spero
di non essere, io,
un problema per te.
Se così fosse, me lo diresti?