belleparole mie

Quando ho la presunzione di aver trasmesso i miei sentimenti e la mia saggezza(!?!?!?)

Un anno fa
eri solo un nome,
senza un volto
e poco più.
Oggi
sei molto di più:
il tuo nome,
per me, vale tutto,
il tuo volto
fa sorridere il mio,
sei la coscienza
che mi mancava,
sei il sogno
che risveglia la vita,
che la riempie di significato,
e sei la donna
che rispetto.
Di più non potevo sperare
per questo anno
così diverso
dalle aspettative!

L’amicizia tra noi
è un qualcosa molto complesso
e assai pericoloso.
Sempre a rischio
di essere troppo dolce
o troppo violenta,
di essere troppo piacevole
o troppo dolorosa,
perchè c’è sintonia,
complicità
e sentimento.
Perchè l’esserti amico
è il minimo
che potrei accettare
mentre per te
è il massimo
che mi puoi offrire.
Ed io l’accetto,
ma solo perchè sei tu.

Sul quando, vorrei fosse presto,
sul perchè, vorrei fosse giusto,
sul come, vorrei fosse bello,
e sul dove, io vorrei fosse lì,
dove le nostre vite
si incrociano.

C’è stato un momento
in cui tu cercavi un sogno,
e lo hai fatto
scavando nei miei pensieri,
chiedendomi di approfondirli.
Non so quanto ti sia servito,
a me si.
È stato così,
che semi pronti a germogliare
sono stati messi
nella condizione
di risvegliare
i sogni,
i miei sogni.
Ora io ho un sogno,
bello e grande,
importante e profondo
come te.
Ma, mi rendo conto,
è solo mio
perchè non so
se sia mai stato
anche tuo.

Mi sono svegliato
pensando
di poterti donare
un giorno speciale.
Non un giorno fisso,
non uno solo a settimana,
un giorno che ritorna
sempre più spesso.
Un giorno speciale
che nel tempo
diventa normale.
È il giorno
in cui condivido
il tuo impegno,
te ne sgravo
e tu sei libera
di rilassarti.
Non sarà facile
per nessuno di noi due:
tu ti dovrai fidare di me
ed io mi dovró impegnare
a non tralasciare nulla.
Basterà uno sguardo,
un sussurro
o un gesto
e, quel giorno,
avrà inizio!