…di una remota valle affluente del Po, questa notte (tra il 23 ed 24 giugno 2013) hai di nuovo superato il segno, il limite della realtà e della legalità. Sei sicuramente libero di vivere o non vivere la tua vita, ma non ti devi permettere di rovinare quella di altri. Come tu hai i tuoi desideri e le tue voglie, ancorchè non tutte sane e/o legittime, anche la tua EX può avere i suoi sogni e i suoi desideri che, purtoppo per te, tu non puoi sindacare, giudicare o ignorare.
Quando una persona ti dice chiaramente che non prova più nessun sentimento per te, e te lo motiva, non puoi che prenderne atto. Ogni tuo ulteriore attività per convincerla che solo tu saresti capace di amarla è STALKING!
Oggi, tu, “stai male” e, infantilmente, cerchi di far stare male lei. Ma ti sei mai chiesto quanto è stata male lei per arrivare a dirti che non voleva più stare con te? O il “dolore ” che provi tu è più forte di quello che provava lei vivendo con te?
Da come ti comporti, è evidente che non sei mai stato in grado di “ascoltare” i suoi pensieri, “guardare” come stava, “sentire” le sue necessità. Ecco dove l’hai delusa, dove l’hai persa. Nessuno te l’ha portata via. E’ lei che per non morire “dentro” se ne è dovuta andare via da te, perchè non viveva, perchè tu non la lasciavi vivere. Ed ancora oggi tu non vuoi lasciarla vivere.
Il fatto che la tua EX non abbia ancora provveduto a denunciarti presso le autorità competenti è solo perchè lei si rende conto delle implicazioni per la tua vita professionale e sociale. Abiti in una piccola città e quando la gente saprà effettivamente che tipo di persona sei, nessuno riuscirà più a fidarsi te. Esattamente come la tua EX che ha dovuto sopportare la parte peggiore di te e che quindi, non solo non può più fidarsi di te (hai mancato la parola ogni volta che hai preso un impegno a comportarti da persona civile), e che oggi vive nel terrore di cosa potresti fare a te stesso, a lei ed alle persone con cui lei ha contatti.
La famiglia di lei, oggi, sa solo alcune cose del tuo comportamento perchè lei ha creduto di tutelarti risparmiando a suo padre gli aspetti più deviati delle tue perversioni. Ha inoltre risparmiato alla tua famiglia la vergogna di aver cresciuto un figlio incapace di rispettare le persone sia fisicamente che psichicamente.
E’ venuto il momento che tu ti assuma le tue responsabilità nel fallimento della relazione e che tu la smetta di colpevolizzare solo lei. Non siete arrivati alla fine perchè lei è cattiva (è un eufemismo per non utilizzare le parole che tu stesso, dicendo che l’ami, le hai vomitato addosso, financo alzando le mani su di lei) ma perchè tu hai fatto di tutto per continuare ad avere il controllo totale della sua vita, rendendola schiava!
Ma, gli schiavi, si sa, ogni tanto, quando l’oppressione si fa insostenibile, si ribellano. E questo è ciò che è successo.
E, fidati, che se il padre della tua EX sapesse di più sul tuo comportamento, dovresti vivere nascosto nei boschi sperando che andando a caccia non ti trovi, perchè certe umiliazioni fisiche e psichiche sono difficili da perdonare, soprattutto per un padre. E, prima o poi, se continui ad insistere nel tuo comportamento, sarà necessario metterlo al corrente di tutte le tue meschinerie.
Se tu fossi un mio amico, ti consiglierei di resettare la tua mente, magari con l’aiuto qualificato di uno psicologo, e dimenticarti di lei, perchè la fissazione ossessiva-compulsiva che ti ha preso è pericolosa. E’ pericolosa per qualsiasi donna dovesse avere a che fare con te. Oggi è la tua EX, domani chissà. Anche se sarà difficile che una donna intelligente possa mai pensare di costruire qualcosa con te, finchè sei in questo stato. E ti consiglierei di non presentarti più a casa sua senza essere stato invitato, di non inviarle messaggi nel cuore della notte, di non telefonarle se non per motivi di lavoro e, comunque, in orari civili. E, se ti dice “ne parliamo domani”, tu non devi insistere, devi accettare che lei viva la sua vita senza ansia e terrore di ciò che tu farai.
Ti segnalo solo che il codice penale, all’articolo 612 bis, prevede ben 6 mesi di tempo per presentare denuncia (quindi dovresti stare tranquillo fino a Natale) senza reiterare i comportamenti minacciosi e violenti. Inoltre il fatto che ci sia stata una relazione tra di voi, indipendentemente dalla lunghezza, è una aggravante e non una scusante come credi tu.
Il tuo parroco, quando lei è andata a confidarsi, ha optato per evitare la vergogna alla comunità e non ha preso le difese della vera vittima delle tue ossessioni. Di fatto si è comportato come quei vescovi che non hanno preso provvedimenti per i casi di pedofilia. Io non lo giudico, nè giudico te, sarà Dio a giudicare tutti noi.
Concludo, ricordandoti che controllare le telefonate, gli sms, le email, network sociali, ecc… è un reato. A te, trarre le corrette conclusioni e ritornare a comportarti da essere umano, perchè il Signore accoglie sempre i peccatori, purchè si convertano, anche all’ultimo istante.