Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.
Charles Bukowski
Vorrei vivere,
nuovamente,
l’emozione di incontrarti:
il fiato che si fa corto,
le parole che si ingarbugliano
e le mani che si trattengono,
a stento,
dall’accarezzarti.
Tu le chiami “farfalle,
io le chiamo con il tuo nome!
Il mio primo giorno
che posso dire “intero”
l’ho vissuto con te.
Il mio prossimo giorno
che vivrò con te
sarà “completo”.
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e’ dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
Eugenio Montale
Lascia che io
ti dorma accanto,
forse ti russeró
nell’orecchio
più vicino.
Ma saprai
che sono vivo
e che sono con te.
E, se sono vivo,
è grazie a te
che mi dormi accanto.